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Con la sua viticoltura di montagna, il Trentino è una terra straordinariamente vocata per dar vita a bollicine di grande eleganza e complessità: l’alternarsi di giornate calde e notti fresche impreziosisce i grappoli, conferendo loro un arcobaleno di aromi e profumi. È grazie all’intuizione di Giulio Ferrari se questi luoghi sono oggi il più grande vigneto italiano di Chardonnay: un incantevole giardino vitato, custodito come un tesoro dai monti che lo racchiudono. Nei vigneti di proprietà, tutti certificati biologici, è stato rimesso al centro il concetto stesso di fertilità naturale del terreno, recuperando alcune pratiche agronomiche tradizionali come il sovescio. L’attenzione a una visione più ampia del rispetto dell’ambiente ha portato anche all’ottenimento della certificazione “Biodiversity Friend” da parte della Worldwide Biodiversity Association.

Il Trento doc esprime l’essenza delle bollicine di montagna, prodotte esclusivamente con Metodo Classico da sole uve trentine. È la prima Doc nata in Italia per il Metodo Classico e la seconda al mondo dopo la Champagne. Sono 40 i produttori e oltre 100 le etichette riunite sotto il marchio TRENTODOC, nato nel 2007 e promosso dall’omonimo Istituto. L’anima del Ferrari scaturisce da una natura generosa e dalla tenacia dell’uomo; trae origine da uve selezionate a mano nei vigneti della famiglia Lunelli e dal lavoro delle 500 famiglie di viticoltori trentini che conferiscono il loro raccolto. Gli agronomi Ferrari seguono i conferenti durante l’intero arco dell’anno, mentre gli enologi della Casa verificano tutte le fasi del delicato processo di vinificazione.